L’amministrazione del Consorzio aveva la forte necessità di gestire autonomamente l’elaborazione del tributo a carico dei consorziati, migliorando l’efficacia e l’efficienza del proprio catasto
Esigenze del Cliente
L’amministrazione del Consorzio aveva la forte necessità di gestire autonomamente l’elaborazione del tributo a carico dei consorziati, migliorando l’efficacia e l’efficienza del proprio catasto, in relazione:
• alla correttezza del dato;
• alla tempestività nel controllo dei dati e nella risposta da fornire al contribuente in merito alla sua posizione contributiva.
Progetto realizzato
La soluzione realizzata da PA Digitale ha consentito la gestione di una banca dati del catasto sovracomunale di facile utilizzo, che ha reso possibile formulare interrogazioni trasversali sui vari comuni facenti parte del territorio consortile.
L’integrazione nativa con la procedura di protocollazione ha inoltre permesso di raccogliere ed archiviare la corrispondenza dei contribuenti rendendola disponibile nei contesti gestionali del tributo.
Un evoluto sistema di calcolo previsionale supportato da funzioni di controllo consente, prima ancora dell’emissione del tributo vero e proprio, di effettuare simulazioni del gettito e fornisce un’ulteriore garanzia della correttezza del dato emesso.
Perché PA Digitale?
Risponde il direttore generale del Consorzio di Bonifica del Bientina, ingegner Massimo Lucchesi.
“Abbiamo effettuato una gara, e PA Digitale è risultata l’azienda che forniva la migliore garanzia di qualità, al costo più equo. Inoltre, la collaborazione con un’azienda di respiro nazionale ha consentito all’amministrazione del Consorzio un ulteriore sviluppo dei programmi di elaborazione”.
Quali risultati avete ottenuto?
“Con la gestione diretta del catasto, resa possibile grazie alla collaborazione con PA Digitale – prosegue l’ingegner Massimo Lucchesi - abbiamo ridotto la spesa di più di 150mila euro rispetto al 2004 (quando il servizio era eseguito da collaboratori esterni), ed abbiamo al contempo aumentato le entrate per contributi consortili accertati (dovuto al recupero di situazioni pregresse) di ben 226mila euro. Il successo della riorganizzazione è inoltre riscontrabile anche nella netta diminuzione delle segnalazioni e dei reclami, da parte dei cittadini, in relazione ai ruoli emessi (nel 2005 sono stati abbattuti di oltre il 75 per cento).
Le entrate da contributi consortili sono così aumentate di quasi 290mila euro rispetto all’esercizio del 2004”.
La gestione diretta dei dati catastali ha permesso, da un lato, un sensibile miglioramento dei rapporti con il contribuente, che beneficia di risposte tempestive e certe in merito alla propria posizione e, dall’altro, un miglior utilizzo e quindi una maggiore valorizzazione delle risorse del Consorzio.